Trama – In Borgo Sud ritroviamo l’Arminuta – della quale non conosceremo mai il nome – e sua sorella Adriana, ormai adulte. Le scelte prese volontariamente unite agli eventi incontrollabili le hanno separate di nuovo. E non sono solo i pochi chilometri che separano la città di Pescara dal piccolo paese tra le montagne, questa volta tra di loro si elevano imperiose le Alpi. L’Arminuta si è, infatti, trasferita a Grenoble e nonostante abbia una prestigiosa carriera accademica, la malinconia di quella separazione forzata e improvvisa dalla famiglia adottiva, che le si era abbattuta addosso all’età di 13 anni, non l’ha mai abbandonata.
Quell’evento traumatico e l’amore che non è mai riuscita a provare per la sua vera madre hanno condizionato, in modi non sempre chiari, tutta la sua vita. Così è stato anche per Adriana. Forse in maniera ancora più tormentata, perché Adriana, a differenza di lei, non ha conosciuto altro che povertà e disamore.
È proprio sua sorella Adriana a ridestarla dalle sue lezioni di Italiano in terra transalpina. Un evento terribile – al cui lento disvelamento finale è affidato tutto il pathos della narrazione – l’ha coinvolta. L’Arminuta ritorna allora, ancora una volta, nel suo Abbruzzo, terra di amori e di dolori. Nel frattempo, riaffiorano i ricordi della sua vita e di quella di sua sorella, delle vicinanze e delle lontananze con quella caparbia e temeraria compagna di sventure, che per prima le ha saputo offrire un riparo sicuro, quando più ne aveva bisogno.
Nella lontananza da lei e dalla sua famiglia, Adriana era diventata mamma di un bambino che porta lo stesso nome del fratello morto, Vincenzo, un altro pezzo del mondo dell’Arminuta che riaffiora. E con la stessa spontaneità di sempre, sconfinante con la sfrontata invadenza, aveva saputo chiedere aiuto alla sorella, irrompendo nella sua vita di sposa novella, quando lei, Adriana, a suo turno, ne aveva più bisogno.
Donatella Di Pietrantonio dopo il grande successo dell’Arminuta (2017), e a metà strada verso la consacrazione con L’Età fragile (vincitrice del premio Strega 2024), consegna ai suoi lettori un sequel alla Elena Ferrante. Un romanzo Borgo Sud intenso e condensato che non lascia spazio a digressioni o momenti di riposo per il lettore. L’accento è tutto posto sull’intensità di quella scrittura che fa leva sui sentimenti e sui dolori, lasciando già intravedere una sensibilità per quelle crepe nelle vite umane da cui emergono le nostre fragilità.
Donne che amano
Seppur in maniera completamente diversa, l’Arminuta e Adriana sono entrambe vittime di uomini che amano. Questi due uomini, Piero e Rafael, sono agli antipodi eppure entrambi riescono a far male alle sorelle.
Piero era circondato da una sorta di campo magnetico che negli anni del nostro matrimonio ha respinto la nostra rabbia, escluso certe domande, generato equivoci. Dentro la sua separatezza non l’ho mai del tutto raggiunto, mai nella sua verità. Avevo paura di spingermi oltre le apparenze, calme come l’acqua oltre le dune di Cerrano.
Borgo Sud
Le loro relazioni sembrano perdere pezzi e sbriciolarsi negli eccessi. Per l’Arminuta è un eccesso di reticenza, un’incomunicabile che si fonda sul non detto, da parte di entrambi, e alla fine sembra produrre un senso di vuoto altrettanto incolmabile.
Nel caso di Adriana, al contrario, che vive un amore passionale e viscerale con Rafael, gli eccessi di temperamento non sanno trovare altra strada se non la violenza.
In entrambi i casi, però, le due donne, cresciute in un nucleo familiare dove le parole sono superflue, si ritrovano simili nell’impossibilità di creare rapporti basati su una sana comunicazione. In entrambi i casi c’è una comunicazione assente dietro a storie d’amore sbagliate e destinatecomunque a finire.
Non mi ha raccontato niente delle liti con Rafel. Sapevo che si erano lasciati, non consideravo gli strascichi. Siamo uguali in questo, incapaci di separarci davvero da chi abbiamo amato.
Borgo Sud
Una casa per Adriana a Borgo Sud
Le geografie in Borgo Sud cambiano rispetto all’Arminuta. Se l’Abbruzzo con i suoi Appennini chiusi e respingenti rimane comunque presente, non è però più al centro delle vite delle due sorelle.
Adriana dopo un’infanzia rinchiusa nel confini ristretti del paesino di montagna, passa la sua adolescenza vagando come una nomade, alla ricerca probabilmente di quella pace e amore che non aveva conosciuto a casa. Ad un certo punto sembra trovare una Casa nel borgo marinaro di Pescara, a Borgo Sud, lei che aveva visto per la prima volta il mare a 10 anni, si integra perfettamente con la vita marinara del posto. E riesce a costruirsi una vita per sé e suo figlio Vincenzo tra la famiglia, ospitale e rude come lei, che ha scelto a Borgo Sud.
La contrapposizione tra le due geografie – quella dell’Arminuta e quella di Adriana – è la cifra, oltre dei due differenti modi di vivere, dello stacco incolmabile tra un mondo di povertà – il solo che Adriana abbia conosciuto – e un mondo di benessere e privilegi che all’Arminuta era stato offerto.
La città mi sorprendeva, si rivelava più grande, diversa dalla mia mappa immaginaria limitata al centro e poche zone di periferia . qualche muro era dipinto con motivi ingenui, mi sono attardata un momento a guardarne uno con un marinaio muscoloso che tirava in secco la barca, sullo sfondo vele al vento. Non passava nessuno per strada, né a piedi né in auto, le persiane erano chiuse, i furgoncini del pesce accostati ai marciapiedi. Sembravano un luogo separato, dove il tempo scorreva più lento e valevano altre regole. Un confine invisibile lo isolava da Pescara tutta intorno. Ma era pulito, nemmeno una carta buttata per terra.
Borgo Sud
Per l’Arminuta che pensava di aver trovato la sua serenità a Pescara, nella bella casa con vista sul mare dove viveva con suo marito, nessun posto sarà lontano abbastanza per ricominciare dopo la rottura. Eppur ricominciare si deve, nonostante le violenze, le fragilità e le incomunicabilità. Di Borgo Sud resta il dolce e intimo ritratto di due sorelle unite e combattive in un destino avverso.
Autrice: Donatella Di Pietrantonio
Titolo: Borgo sud
Casa editrice: Giulio Einaudi Editori, Torino
Anno di pubblicazione: Novembre 2020
Numero di pagine: 168