Grund
La parola tedesca Grund ha una molteplicità di significati. Da una parte, significa base, fondamento – e per derivato, anche il fondo inteso come profondità – dall’altra, significa ragione, motivo e risponde alla domanda sul perché dietro una cosa o un’azione.
Se mi chiedessero perché ho aperto questo blog, risponderei “e perché no?” Questa risposta, dall’apparente verve retorica, nasconde in realtà la portata del senso critico che accompagna questo progetto, che nasce senza troppe pretese, beninteso, se non quella di indagare l’agire umano nella sua prassi linguistica e letteraria. Questo “perché no?” implica una scelta consapevole, ma svela anche il mondo del possibile e la consapevolezza che l’uomo si muove in uno spazio aperto, con un’ampia gamma di opzioni. Dimostra anche, d’altra parte, che non esiste una sola opinione, un’unica cultura, una sola letteratura, così come non esiste un solo e unico gioco linguistico. È nella diversità la nostra ricchezza, abbracciamola!
Il nome di questo blog prende spunto dalla teoria dei giochi linguistici di Wittgenstein, secondo la quale il significato delle parole è legato al suo uso. Un uso (pragmatico), regolato dalla comunità linguistica, che cambia da un ambito all’altro dell’agire umano, che si tratti di dare un ordine, interrogare, pregare. Wittgenstein poneva l’accento sulla prassi, e si riferiva alla totalità del linguaggio come facoltà umana; io utilizzo qui l’espressione giochi linguistici per indicare l’agio, il raggio di azione in cui agisce il parlante/lo scrittore. Uno spazio sempre diverso, e imprevedibile, non solo in base all’attività (si veda Wittgenstein: dare ordini, pregare, etc) ma, a mio avviso, soprattutto a seconda della lingua storico-culturale in cui ci si trova. In alcune circostanze, userò giochi linguistici in maniera più profana come sinonimo di giochi di parole.
In questo blog troverete delle riflessioni filosofiche che tengono conto della prassi umana linguistica come della nostra peculiare forma di vita. Soprattutto, troverete qui tante analisi di opere letterarie. Spunti di lettura su libri appena usciti, classici, saggi… Nei libri e nella scrittura si concentra la massima espressione del genere umano, quella più alta e nobile, ma allo stesso tempo quella più istintiva e basilare. I libri sono una forma di vita pulsante, caratterizzati dalla cultura e dal vissuto dell’autore; con essi entriamo in un gioco linguistico sempre nuovo, in cui ci muoviamo, insieme all’autore, nello spazio del possibile. Come tali, i libri vanno interrogati, messi in questione se vogliamo, ma sempre compresi. Andare in profondità per poi risalire in superfice.
Senza aver lasciato la nostra zona di comfort ed aver esplorato le possibilità che si aprono davanti a noi – o almeno averle considerate e rispettate come varianti possibili – avremmo vissuto chiusi in un solo gioco linguistico.