
Cosa significa insegnare?
La vocazione di ogni Scuola è quella di rompere i uri, contrastare la segregazione, aprire le menti, favorire una cultura dell’inclusione, fare esistere il trauma benefico della vita collettiva.
– La luce e l’onda di Massimo Recalcati
Ritorniamo a parlare di scuola perché marginalizzare questo tema vorrebbe dire non solo ignorare una fetta rilevante della popolazione, ma soprattutto mettere in pericolo il futuro democratico della nostra nazione. La scuola, infatti, di tutte le speculazioni e conclusioni che se ne possono fare e trarne è il luogo per eccellenza in cui nasce e si sviluppa, potenzialmente, il pensiero critico nelle giovani menti. Abdicare o soffocare intenzionalmente questo ruolo sarebbe sancire la morte “celebrale”, se non fisica, di questa istituzione. Ecco allora che si rende necessario un ripensamento del sistema scolastico nella sua interezza e del ruolo dell’insegnante in particolar modo.
Proprio sul ruolo dell’insegnante riflette Massimo Recalcati ritornando, dopo l’acclamatissimo saggio del 2014 L’ora di lezione, a parlare del mondo della scuola. Questa volta lo fa con un saggio, disponibile nelle librerie dal 2 settembre, dal titolo La luce e l’onda. Cosa significa insegnare?
Se già nel titolo La luce e l’onda è possibile individuare la consueta bellezza stilistica e la trascinante retorica che Recalcati riesce a produrre e riprodurre in ogni suo saggio, è nel sottotitolo, Cosa significa insegnare?, che si concentra il nocciolo della questione. Questo sottotitolo, già di per sé esplicativo, si sarebbe potuto rendere, forse, ancora meglio con “cosa resta dell’insegnare?”, infatti, è proprio in questo suo indagare “il resto” che sta la forza di questo saggio. Ma un resto rispetto a cosa? È lecito chiedere.
La risposta che viene dalle riflessioni contenute nel suo precedente lavoro – qui, in La luce e l’onda, abbondantemente citato e rimaneggiato – potrebbe essere: un resto da quello che eccede e resiste alla perdita dell’autorità sancita dalla tradizione pre-contestazione studentesca, o, ancora, un resto, inteso come vuoto o varco che resiste, rispetto alla totalizzante sommersione di nozioni del maestro sull’allievo.
Ma essendo La luce e l’onda un libro che viene dopo, non solo rispetto alla scuola-azienda criticata ne L’ora di lezione, ma soprattutto in seguito alla massiccia diffusione dei social media e dell’intelligenza artificiale, così come nel dopo dell’epoca, per così dire, post corona virus e post pace, il resto coincide non solo nel ripensamento della figura dell’insegnante, e dell’educatore tout court, ma anche di una parola, quella ormai svuotata di senso, che possa recuperare la sua eccedenza nel pluralismo di una scuola che sappia divenire radura.
Riassunto – Ma che tipo di scuola è quella che Recalcati definisce una Scuola-radura o della luce? Innanzitutto c’è da osservare che l’autore la contrappone a un’altra anima della scuola, quella del dispositivo. Da entrambe le nomenclature, Scuola-dispositivo e Scuola-radura, è facile sentire lo sprigionarsi della loro eco filosofica, il debito Recalcati lo deve da una parte a Michel Foucault e alla ripresa di Giorgio Agamben contenuta nel saggio Che cos’è un dispositivo? (2006) e dall’altra a Martin Heidegger e alla sua immagine filosofica della Lichtung (radura). Nelle parole di Massimo Recalcati:
Per un verso la Scuola appare come un dispositivo disciplinare, burocratico, grigio che ricicla un sapere spento promuovendo una azione di controllo sociale e di regolazione normativa della vita. Per un altro verso, invece, l’incontro con la Scuola rende sempre possibile l’esperienza dell’aperto, della radura e della luce. È quello che accade ogni volta che la lezione di un maestro genera nei suoi allievi la mobilitazione del loro desiderio di sapere.
Queste sono le due anime antitetiche, ma, allo stesso tempo, coesistenti e necessarie della scuola. Necessarie lo sono entrambe secondo Massimo Recalcati in quanto non vi è l’una senza l’altra. Decisivo, e a suo modo positivo, è il ruolo del dispositivo nell’educazione dei ragazzi per il suo porsi come esperienza formatrice del limite, dell’argine al godimento egoistico e immediato del tutto.
La tensione permanente tra la Scuola-dispositivo e la Scuola-radura caratterizza la vita della Scuola come una oscillazione instabile tra chiusura e apertura, tra esperienza della costrizione ed esperienza della libertà, tra ripetizione dello Stesso e incontro con il Nuovo.
Se la Scuola-dispositivo viene pur riabilitata dal suo senso negativo, è chiaramente nella Scuola-radura che Recalcati rintraccia la funzione più propria e pura dell’insegnamento, quella in cui il maestro è rappresentato come una figura della luce e insegnare assume non più l’aspetto di un semplice mestiere tra gli altri, ma quello di una vocazione.
La parola del maestro è una parola che non ha il potere di comandare, ma di illuminare.
La scuola che verrà
La luce è l’onda è un saggio, come gli altri lavori dell’autore, che manca di sistematicità e che tende a ripiegarsi sulle ripetizioni. Sa, però, trovare la sua forza nella bellezza della scrittura e nelle belle immagini metaforiche di forte impatto evocativo, come ad esempio quella simbolica del maestro come luce e onda. In questo suo muoversi su un registro altisonante tra il poetico e il filosofico Recalcati, non manca, però, di dedicare una parte più concreta e dalla prospettiva psicoanalitica alle nuove problematiche della scuola, quelle sorte in un contesto ipermoderno, che ho definito in precedenza dell’epoca del dopo.
È così che La luce e l’onda, oltre a contenere un elogio del ruolo del maestro e a dedicare pagine lucide e appassionate ai nostri amati libri, vuole cogliere i punti di rottura, le faglie nell’apprendimento, i deficit di attenzione, le difficoltà a far nascere un pensiero critico e tutte le problematiche psicologiche legate all’ansia che si sono abbattute in questa epoca ipermoderna sulle giovani generazioni. Queste tematiche esigono un approfondimento e non dubito del fatto che saranno i temi caldi nel dibattito sulla scuola che verrà. Sono proprio questi, infatti, i nodi decisivi che genitori e docenti insieme agli allievi dovranno cercare di sciogliere per ritrovare un varco verso la radura.
Scheda del libro La luce e L’onda. Cosa significa insegnare.

Titolo: L’ora di lezione. Per un’erotica dell’insegnamento
Autore: Massimo Recalcati
Casa editrice: Einaudi
Anno di pubblicazione: 2025
Numero di pagina: 168
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