Foto di gruppo con signora di Heinrich Böll

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Foto di gruppo con signora Heinrich Böll

La protagonista femminile dell’azione, nella prima parte, è una donna di quarantotto anni, germanica: alta m. 1,71, pesa Kg 68,8 (in abito da casa), perciò ha solo 300– 400 grammi meno del peso ideale. Ha occhi cangianti tra il blu cupo e il nero, capelli biondi molto folti e lievemente imbiancati, che le pendono giù sciolti, aderendole al capo, lisci, come un elmetto. Questa donna si chiama Leni Pfeiffer, nata Gruyten, e per trentadue anni, naturalmente con interruzioni varie, ha subito quello strano processo che si chiama processo lavorativo.

– Foto di gruppo con signora

Una donna tedesca non più giovane ma di bell’aspetto, con lo sguardo basso e il portamento fiero, emerge in primo piano. Sullo sfondo dietro di lei si erge una moltitudine che, lontana dall’essere una massa indistinta, è fatta d’individualità. Singole vite ognuna con la sua storia segnata sul viso che racconta le perdite, le sofferenze e, tra i più fortunati, qualche gioia vissuta. In questo moderno Quarto stato della società tedesca i personaggi posano per un attimo che resterà eterno e immobile nell’altrimenti irrefrenabile divenire della storia. Se fosse un quadro, lo immaginerei fissato in questa sola pregnante immagine questo capolavoro della letteratura tedesca del premio Nobel Heinrich Böll dal titolo Foto di gruppo con signora.

Trama – La donna in primo piano, in questa foto di gruppo, è la nostra protagonista Leni Pfeiffer, nata Gruyten. Nonostante provenga da una ricca famiglia, si trova, all’epoca in cui vengono narrati i fatti, cioè all’inizio degli anni Settanta nella provincia renana tedesca, in gravi difficoltà economiche, e non solo. A Leni, che aveva già perso numerosi affetti a causa della guerra, non viene risparmiato un ulteriore dolore: Lev il suo unico figlio, frutto dell’amore tra lei e un prigioniero politico russo, si trova in prigione. Come se non bastasse, la società si dimostra sempre più ostile e rancorosa nei suoi riguardi.

In altre parole la nostra eroina è caduta vittima delle calunnie, del finto perbenismo e, soprattutto, dell’ipocrisia della società capitalistica. Per scoprire le cause dietro le miserie di questa donna definita come generosa e istintiva, l’autore, che nel romanzo verrà indicato come A., si lancia in un’indagine, raccoglie meticolosamente materiale, prove e testimonianze. Proprio dalla cronaca di queste testimonianze, da questa narrazione splendidamente corale, emerge un mosaico che, tassello, dopo tassello, raffigura non solo una donna, ma con lei la martoriata storia tedesca, tra cadute e rinascite, dagli anni Venti ai primi anni Settanta del secolo scorso.

L’anticonformista o semplicemente Leni

Così come per Schnier nelle Opinioni di un clown e Katharina ne L’onore perduto di Katharina Blum, Böll parte da una crisi, dal punto di massima rottura nella vita del suo personaggio, e si muove in tutte le direzioni, a ritroso nel tempo e in sincronia attraverso le testimonianze dei contemporanei di Leni per ricostruirne la storia. Sebbene Leni, lei stessa, proferisca solo un paio di enunciati, ne risulta una caratterizzazione del suo personaggio a tutto tondo.

Leni è una comune eroina moderna proprio per la sua mancanza di eroicità. È una donna che non ha paura di amare, una madre single determinata e combattiva, di natura anticonformista che non scende a compromessi e istintivamente, se non propriamente per convinzioni politiche,  non si piega alle logiche capitalistiche. Per riprendere l’analogia con il quadro di Pellizza da Volpedo, è facile immaginarla così Leni: fiera, terrena e con il bambino in braccio. Ma – è qui l’analogia finisce – non c’è nessun uomo al suo fianco, o, forse, ci sarebbe stato se la guerra non gliela avesse portato via.

Ciò che emerge inequivocabilmente dalle dichiarazioni delle persone interrogate è che Leni non capisce più il mondo, che dubita di averlo mai capito; non capisce l’ostilità di chi le vive intorno, non capisce perché la gente ce l’abbia tanto con lei; lei non ha fatto niente di male, nemmeno a loro.

– Foto di gruppo con signora

L’autore e il gruppo

Heinrich Böll descrive Foto di gruppo con signora come il romanzo che ha de sempre avuto in testa. D’altronde gli amanti dello scrittore vi ritroveranno tutti i registri stilistici da lui utilizzati nel tempo, dal liricismo dei racconti di guerra al registro ironico e sarcastico. Inoltre, il lettore vi riconoscerà riferimenti e piccoli dettagli che l’autore ha già utilizzato in altri suoi racconti, come la pignoleria, il gusto sproporzionato per la colazione e l’arrossire dei suoi personaggi, segno di un imbarazzo che è anche il disagio del sentirsi non perfettamente conforme alla società.

La novità assoluta in Foto di gruppo con signora, rispetto agli altri suoi racconti, è riscontrabile nella monumentale costruzione dei personaggi e nel complesso intreccio di storie. Decine di personaggi prendono vita sotto la penna tagliente di Böll e questi, sebbene rispondano al ruolo di testimoni delle vicende che riguardano Leni, sono di per sé dei macro-universi. Narrando di Leni, raccontano anche di loro stessi, delle loro lotte personali e collettive.

In questo affresco spiccano per intensità alcuni personaggi come l’amica di infanzia Margret, denominata la fille de joi, che nella sua uscita di scena svela un pudore tanto estremo, quanto in apparente contrasto con la sua condotta. Ma anche un altro personaggio, Pelzer, un arrivista arricchitosi con la guerra, che nella sua vita è stato prima comunista, poi nazista infine filoamericano, sempre e solo fedele al dio denaro, ma che si rivela, sul piano umano, tutt’altro che un mostro.

Colpiscono le sfaccettature di questi personaggi capaci di mostrare la complessità dell’essere umano, il suo non essere mai completamente buono o cattivo, giusto o sbagliato. I personaggi di Böll, tutti tranne qualche eccezione, si muovono a testa alta in questa zona grigia in cui la vita li costringe a fare di necessità virtù.

In tutto questo universo narrativo che è Foto di gruppo con signora Heinrich Böll assume il ruolo di narratore interno alla storia e commentatore. Un commentatore sempre presente, ironico, sagace, una vera e propria guida morale, d’altronde non dissimile dal ruolo che assunse per davvero nella società tedesca dei difficili anni del dopoguerra.

Scheda del libro Foto di gruppo con signora

Foto di gruppo con signora trama e riassunto

Titolo: Foto di gruppo con signora

Autore: Heinrich Böll

Casa editrice edizione italiana: Einaudi, Torino

Numero pagine: 358

Traduzione di Alighiero Chiusano

Edizione originale: Gruppenbild mit Dame, Verlag Kiepenheuer & Witsch, Köln, 1971

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