Canto di Natale di Charles Dickens

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Canto di Natale di Charles Dickens

Onorerò il Natale nel mio cuore, e cercherò di conservarmi in questo stato d’animo per tutto l’anno. Vivrò nel passato, nel presente e nel futuro, e i tre spiriti saranno sempre presenti in me.

Canto di Natale di Charles Dickens

Christmas is in the air. Ritorna il tempo delle case addobbate a festa, delle luci multicolore che ravvivano il buio delle giornate accorciatesi troppo in fretta. Ritorna l’odore dei dolcetti al pan speziato e del vino cotto che sembra  fatto apposta per riscaldare le mani e il cuore. Risuona per le strade e nelle case l’allegria degli jingles e la serena armonia dei canti di Natale.

Con un pizzico di nostalgia per i natali passati gironzolando tra gli stand dei Weihnachtsmärkte di Berlino e per la neve, coperta magica e avvolgente, che proprio non vuole scendere giù, mi crogiolo nell’assaporare il momento più dolce dell’anno. E visto che non è Natale senza la letteratura natalizia, rispolvero i libri che accompagnano da sempre le mie giornate festive attorno al camino nell’intimo calore della famiglia.

Il canto di Natale di Charles Dickens, un classico che ci giunge dal lontano 1843, è da sempre la presenza immancabile, l’imprescindibile tra i libri del Natale. Un racconto natalizio che è anche una novella di redenzione.

La trama della storia è nota a tutti, grandi e piccini. Seppur ci sia tra di noi chi non conosca la versione originale del racconto di Dickens, tutti conosciamo una qualche versione ridotta illustrata o a fumetti (celeberrima è quella con Paperone nei panni dell’avaro Scrooge). Ma anche le trasposizioni cinematografiche, film o cartone animato che sia, sono ben note al grande pubblico. Il segreto della sua versatilità e longevità sta proprio nell’aver creato una favola in grado di smuovere gli animi e di sapergli poi dare conforto e speranza.

Mercato di Natale Konzerthaus

Riassunto del Canto di Natale

La trama, in breve, vede come protagonista il vecchio Ebenezer Scrooge che vive nella Londra di metà Ottocento una vita vuota tanto di affetti che di buoni sentimenti e ricca solo degli averi materiali, che accumula senza servirsene. Alla vigilia di Natale, una festa che gli è particolarmente sgradita, dopo una giornata trascorsa nel suo negozio a tiranneggiare il suo impiegato Bob e a rifiutare ogni buona azione in vista del Natale, si ritrova nella sua desolata e vuota abitazione faccia a faccia con lo spirito del suo defunto socio e amico Marley.

Quest’ultimo gli annuncia l’imminente arrivo di tre spiriti del Natale, che gli mostreranno rispettivamente una parte della sua vita passata, presente e futura. Le visioni che si presentano davanti agli occhi sconsolati del povero Scrooge avranno la forza di smuovere in lui una serie di emozioni: malinconia e rimpianto per il passato, commozione per il presente e paura per l’avvenire. Sarà questa paura per il futuro ad aprirgli gli occhi e dargli la spinta per il cambiamento. Un cambiamento che sa di redenzione verso un passato pieno d’ombre.

Ruota panoramica mercato di Natale

Una morale dietro al racconto natalizio

Il canto di Natale oltre ad essere un must read del periodo natalizio, è un’opera dall’innegabile valore letterario. Un gioiellino dello story-telling. Magistralmente composto e scritto, il Canto di Natale rivela la profonda conoscenza che Dickens aveva dell’animo umano. È in quel suo saper muovere i fili giusti, quelli che toccano direttamente l’animo del lettore, che si rivela tutta la forza di questo racconto fortemente sentimentale. Lo stesso scrittore Stevenson, contemporaneo di Charles Dickens, aveva ammesso di aver pianto come un bambino dopo la lettura del racconto. E chi non ammette di aver fatto altrettanto, almeno una volta nella vita, sta probabilmente mentendo a stesso.

Il canto di Natale è la riconferma dell’influenza positiva che le parole possono esercitare sugli uomini, a condizione che questi siano predisposti all’ascolto. Dickens dimostra che la forza delle parole a volte è sufficiente da sola a creare empatia tra gli uomini e a migliorarne la convivenza su questa terra.

Il mio augurio per questo Natale e per il resto dell’anno avvenire è che si operi un cambiamento, simile a quello di Scrooge, in tutti gli animi persi nella via dell’arrivismo e del cieco egoismo.

La via che gli uomini seguono presagisce una fine sicura se essi vi perseverano, ma, modificando quella via, anche la fine deve cambiare.

Canto di Natale di Charles Dickens

Canto di Natale Trama e riassunto

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