Fahrenheit 451 di Ray Bradbury

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Fahrenheit 451 Ray Bradbury libro

Il risveglio di Guy Montag

Trama – Guy Montag, il protagonista di Fahrenheit 451, è un pompiere. Un pompiere atipico, se si considera il fatto che il suo compito è quello di appiccare il fuoco, invece che spegnerlo. Ma, allo stesso tempo, è un pompiere del tutto conforme, se si tiene conto della realtà distopica in cui vive.

Nella sua società, infatti, i libri sono proibiti e chi sia sorpreso a possederne viene punito con il rogo di questi e dell’intera abitazione. I “valori” su cui si basa questa società anticulturale sono l’omologazione e la vuota felicità, quella data dall’assenza forzata di uno sguardo critico sulle cose e dal riempiere il tempo libero con lo spensierato e insensato intrattenimento. Cifra ne è la tele-soggiorno, che occupa tutte le pareti delle case ed inscena una parvenza di dialogo con lo spettatore.

Guy Montag è una rotella di questo ingranaggio che inizia ad allentarsi. I primi scricchioli sono silenziosi e quasi impercettibili ma inesorabili. Il cammino verso la sua radicale presa di coscienza lo imbocca una sera di ritorno dal suo turno di lavoro. Per caso incontra sulla sua strada una vicina di casa, la diciassettenne Clarisse McClellan.

Clarisse è una mosca bianca, è colei che vede in un mondo in cui gli altri, provvisti di paraocchi, sfrecciano con le loro auto a 120 all’ora, inseguendo un’ebbrezza che possa farli sentire ancora vivi. Clarisse non ha bisogno di riempire forzatamente il tempo con le cuffie che ronzano costantemente nelle orecchie o di incollarsi passivamente davanti alle tele-soggiorno. La ragazza non ha paura del silenzio, anzi lo ricerca perché è nella solitudine della notte che può dedicarsi ai suoi pensieri, alle sue riflessioni sulle cose che la circondano, sull’essere vivente.

Clarisse ha semplicemente conservato la sua capacità di pensiero, di opinione in un mondo in cui avere una propria prospettiva sulle cose è considerato sovversivo. Questo la rende pericolosa e proibita, il suo destino incerto.

Guy Montag, con l’aiuto di Clarisse, inizia a vedere che c’è altro al di là del box mentale in cui sono rinchiusi. Inizia perciò a mettere in discussione il suo lavoro e a provare un’attrazione sempre più forte verso le sue vittime: i libri, i detentori di quelle risposte che lui sta disperatamente cercando. Guy vorrebbe coinvolgere in questo processo la sua apatica e depressa moglie, Mildred, ma questa è troppo assuefatta allo stato delle cose per poter vedere oltre.

Ma se l’appoggio della moglie viene meno, Guy Monatg non di meno troverà un complice e, ancor di più, una guida, nell’anziano Faber. Un ex professore d’inglese, un altro incontro messogli sulla strada dalla sorte. Insieme a lui Guy vorrà tentare di ridestare le coscienze assopite dei suoi concittadini. Un compito titanico che prenderà una svolta inaspettata: una guerra imprecisata sta, infatti, per scoppiare.

Ray Bradbury, che scrisse Fahrenheit 451 nel 1950, immagina una società futura distopica, in un tempo imprecisato, ma successivo al 2022, unico riferimento temporale presente nell’opera. L’immagina, ma parte dagli elementi che ha a disposizione: il marcartismo, l’avvento della televisione in mano alle ricche corporate, la pubblicità, dappertutto onnipresente. L’immagina eppure la grottesca società che viene fuori dalla sua fantasia, non differisce di molto dalle nostre società contemporanee. Don’t make me think si intitola un classico dell’online marketing. Sì, non pensate, perché c’è qualcun altro che lo fa per noi.

Un titolo, un’immagine

Ray Bradbury sa giocare con il potere evocativo delle parole. L’immagine che vuole indurre a visualizzarsi davanti agli occhi del lettore è quella delle pagine dei libri che in un ultimo gesto quasi estetico ardono e si innalzano con sinuosa bellezza prima di diventare tristemente cenere.

Era una gioia appiccare il fuoco. Era una gioia speciale vedere le cose divorate, vederle annerite, diverse. Con la punta di rame del tubo fra le mani, con quel grosso pitone che sputava il suo cherosene venefico sul mondo, il sangue gli martellava contro le tempie, e le sue mani diventavano le mani di non si sa quale direttore d’orchestra che suonasse tutte le sinfonie fiammeggianti, incendiarie, per far cadere tutti i cenci e le rovine carbonizzate della storia.

– Fahrenheit 451

L’immagine del rogo viene suggerita fin dal titolo che, come viene spiegato nell’introduzione di Neil Gaiman al libro, deriva dalla temperatura di cui ha bisogno la carta per poter bruciare. Fahrenheit 451 è la temperatura rovente della censura che incenerisce la cultura.

Il messaggio dietro il libro Fahrenheit 451

A volte è più efficace ricorrere alla finzione letteraria per rendere chiaro un messaggio che cova nel cuore delle istituzioni socio-politiche. Il genere distopico (vedi anche Il signore delle mosche) la sfrutta a pieno questa immaginazione, ma non è fantascienza. Le società sono quelle reali, i problemi sono quelli che pesano sui cittadini, i deragliamenti sono quelli che si intravedono già nei binari sicuri del treno del progresso.

È il messaggio il centro di Fahrenheit 451. Non la trama, che dalla seconda parte del romanzo perde di consistenza, e nemmeno i personaggi, che seppur importanti vengono improvvisamente sacrificati.

Il risveglio di Guy Montag, un uomo fra i tanti, è l’occasione e insieme il cavillo per trasmettere il messaggio dell’autore. Un messaggio di amore per i libri e per la cultura, patria dell’Uomo. È lui al centro di questa ambasciata, l’Uomo, con la sua capacità di pensare, farsi delle domande, avanzare un’obbiezione verso il già scodellato. Il messaggio di Ray Bradbury si trasforma in un campanello di allarme, proprio come quello che suona nella caserma dei vigili del fuoco. Lo strillo, al contrario di quanto succeda nel romanzo, però, non ci vuole allarmare per la presenza sovversiva di un libro ma ci vuole, piuttosto, mettere in guardia sul vuoto di umanità provocato dalla sua assenza. 

Se non vuoi che qualcuno sia politicamente scontento, non fargli sapere che la questione ha due aspetti: digliene uno soltanto e non si preoccuperà. Meglio ancora, non dirgli niente. Fagli dimenticare che esiste la guerra.

Scheda del libro

Fahrenheit 451 Trama e Riassunto

Titolo: Fahrenheit 451

Autore: Ray Bradbury

Edizione italiana: Mondadori Milano, 2023.

Traduzione di Giuseppe Lippi.

Numero di pagine: 224

Edizione originale: Fahrenheit 451, Ballantine Books, New York, 1953.

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