
Quella che hai visto lì dentro stasera è la cruda verità, Sharko. Senza belletto, senza artifici. La messa a nudo del mondo in cui viviamo. Queste cose esistono davvero, e noi siamo in prima linea.
– 1991 La prima indagine di Franck Sharko di Franck Thilliez
Una Parigi fredda, talora innevata, più ville Lumierè che mai perché a risplendere sono le illuminazioni natalizie, accoglie il novello ispettore Franck Sharko al suo primo, vero incarico sul campo nel prestigioso dipartimento dell’anticrimine a Quai des Orfèvres 36.
Quell’allegria e quel calore natalizio che si respirano nella metropoli non sembrano, però, raggiungere la squadra dell’anticrimine. Estranei le sono gli orari fissi e i fine settimana, un lontano ricordo le è la vita privata: la squadra, alle prese con la parte più tetra dell’animo umano, è ormai come anestetizzata dal Male con cui ha quotidianamente a che fare.
Franck Sharko ha appena trent’anni in quel 1991 agli sgoccioli. È giovane, fresco e intraprendente, vuole mettersi alla prova e dimostrare il suo valore. La città resta per lui un ventre accogliente, almeno finché giorno dopo giorno cade il velo dell’inganno e gli si manifesta tutto il marciume che l’apparenza sa ben nascondere.
È il delitto efferatissimo di una giovane donna a mettere in moto la sua prima indagine. Franck Sharko ci si imbatte quasi per caso quando una sera all’uscita dalla caserma intercetta la richiesta di aiuto di un uomo che ha ricevuto uno strano plico, contente un libro di Baudelaire I fiori del male ed una lettera che lo induce a raccogliere il primo indizio destinato, proprio, alla polizia. L’indizio è una disturbante fotografia che ritrae una giovane donna stesa su un letto con un sacchetto sulla testa. Sharko decide di verificare. Lo fa e l’orrore gli si palesa sotto gli occhi, un vaso di Pandora che non potrà più richiudere.
L’omicida ha ben orchestrato il tutto, lanciando una sfida alla polizia fatta di un nascondino a indovinelli. La squadra ha chiaramente a che fare con una mente contorta – una delle poche certezze nel mare di interrogativi – a cui si riferisce con il soprannome “il metodico”. Soprattutto, Sharko si chiede se il killer voglia solo provocare o chieda, forse, con le sue azioni di essere smascherato e fermato?
L’indagine procede ricca di suspence, di giochi mentali, riti woodo e magia. E come se non bastasse, parallelamente a questa si affianca un’altra indagine, un cold case..
Raccontarvi di più, cari lettori, significherebbe dire una parola di troppo, lasciarsi sfuggire un indizio e mai vorrei rovinarvi il gusto della lettura.
1991 La prima indagine di Franck Sharko è una lettura dal ritmo incalzante, che nonostante la bruttura dei temi trattati, proposti con descrizioni a tratti crudi e non mediati, invita il lettore a planare avidamente sulle pagine e, contemporaneamente a immergersi in esse per cercare di capire. La comprensione è, infatti, la chiave.
Quel passato così vicino
Se la trama non può venir svelata ulteriormente, vorrei però parlarvi di un altro aspetto che mi ha affascinato. Questo è la ricostruzione che l’autore fa del periodo storico in cui si svolge l’indagine: il 1991. Un passato prossimo non troppo lontano certo, che eppure esige un ripensamento delle categorie con cui siamo soliti pensare un caso poliziesco. Nei primi anni ’90 nonostante i progressi tecnologici fossero alle porte, i metodi di indagine erano ancora vecchia scuola. Fa la sua comparsa il minitel, molto usato in Francia, ma di cellulari nessuna traccia. Il DNA, l’uso dei computer cominciavano a farsi lentamente strada.
Forse è proprio questa presenza/ assenza o la consapevolezza postuma dell’autore e la nostra a farci percepire questa “assenza” come ingombrante, problematica (come un arto fantasma) e indurci a pensare più volte nel corso della narrazione o se solo avesse un telefono cellulare.
I dettagli che fanno rivivere i primi anni ’90 non si limitano certo alla modalità delle indagini. Nella ricostruzione di questo periodo storico Thielliez non lascia niente al caso. Ancora di più un’indagine sociologica e psicologica di quegli anni e di quelli precedenti è il focus dei suoi interessi. L’autore li scandaglia con metodo chirurgico e ne intercetta i traumi passati con le conseguenti ripercussioni sul presente.
In questo suo scavo Thiellez sa ben mostrare come la stessa società vittima del crimine ne sia, molto spesso, anche l’origine.
Scheda del libro 1991 La prima indagine di Franck Sharko di Franck Thilliez

Titolo: 1991 La prima indagine di Franck Sharko
Autore: Franck Thilliez
Casa editrice: Fazi Editore
Anno di pubblicazione: 2025
Numero di pagine: 468
Traduzione di Daniela De Lorenzo
Potrebbe interessarvi anche la recensione di Lava