Classici per la vita. Una piccola biblioteca ideale di Nuccio Ordine

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Classici per la vita di nuccio ordine

Che gli altri si vantino delle pagine che hanno scritto; a me inorgogliscono quelle che ho letto.”

– Da Un Lettore (tratto da Elogio dell’ombra) di Jorge Luis Borges. Contenuto in I classici per la vita

Chi ha avuto modo di conoscere il compianto Professore Nuccio Ordine – anche solo attraverso i video, che circolano sulle varie piattaforme, delle sue appassionate perorazioni della letteratura – sa che queste parole di Borges si adattavano a lui come un abito di buona sartoria cucito addosso. L’orgoglio per la lettura, ostentato e mai celato, precedeva quello della scrittura, tanto che persino la sua carriera di saggista è riconducibile, primariamente, a quella di lettore.

In questa chiave va letto questo saggio del 2016, I Classici per la vita. Una piccola biblioteca ideale: un puro omaggio di un lettore ai classici. Sulle orme dell’acclamato L’Utilità dell’inutile, anche quest’opera metaletteraria vive nella medialità dei frammenti di testi citati.

È proprio attraverso le citazioni e i riferimenti ai grandi classici che Ordine ci parla e ci illustra la sua prospettiva sulla lettura. Con un bel paragone preso in prestito dallo scrittore George Steiner, di cui tra l’altro Ordine fu amico e studioso, viene messo in relazione il lavoro del critico, o del professore, con quello del postino. Il loro fine ultimo, se di un fine si può parlare, sta nel “essere con discrezione al servizio delle opere, per ascoltarle, per proteggerle, per lasciarle parlare, per aiutarle a raggiungere i loro destinatari.”

I destinatari sono stati per anni gli allievi del primo semestre dei corsi dell’Unical, per i quali il professor Ordine ha scelto e letto con dedizione frammenti di opere. Ma anche i lettori della rubrica ControVerso del settimanale del Corriere della sera, per cui Ordine ha selezionato e commentato gli stessi frammenti.

Critica alle scuole/aziende

Oltre che alla figura di lettore, c’è un altro ruolo che non si può discernere da Nuccio Ordine e questo è, chiaramente, quello di professore. Proprio dalla sua lunga esperienza dietro la cattedra dell’Università della Calabria, regione di cui era originario, nascono le sue riflessioni sul sistema scolastico e accademico. Riflessioni per cui fu ben conosciuto anche a un più vasto pubblico, compreso quello ispanofono. Su queste si concentra la prima parte, introduttiva, del libro.

Accanto alle critiche al sistema, da lui definito, “manageriale” delle università – già presenti nel suo famoso pamphlet L’utilità dell’inutile – viene formulata una critica, che però risulta ormai desueta a distanza di 10 anni dello scritto, alla digitalizzazione delle scuole – possiamo solo immaginare che cosa avrebbe detto ora, se fosse ancora in vita, dell’uso dell’intelligenza artificiale –.

Nuccio Ordine parte, innanzitutto, dall’assunto che è nelle scuole e nelle università che i classici devono essere salvati, per poi a loro volta salvare le scuole. Da questo suo “esperimento letterario” – perché sperimentato nei tanti anni di docenza – nota che a volte basta la preparazione e la passione di un professore per fare innamorare gli studenti dei classici. Opere che poi li accompagneranno nella loro vita di cittadini aiutandoli a formare una coscienza civica e un senso critico.

Dovrebbero educare le nuove generazioni all’eresia, incoraggiandole a compiere una scelta in contrasto con l’ortodossia dominante. Anziché formare polli di batteria allevati nel più bieco conformismo, bisognerebbe formare giovani in grado di tradurre il loro sapere in un costante esercizio della critica.

– Classici per la vita

I Classici

Nella seconda parte di Classici per la vita, che è dedicata propriamente alle opere,Ordine ripropone alcuni autori e  riflessioni già presenti ne L’utilità dell’inutile, ma ne aggiunge di nuovi. Tra questi troviamo gli autori: Nazim Hikmet, Rainer Maria Rilke, Stefan Zweig. Nei suoi commenti alle opere emerge sempre l’aspetto di attualità dei classici che li lega con un filo invisibile al nostro presente.

Accanto a ciò, Ordine non si lascia scappare l’occasione per indirizzare critiche e osservazioni ai poteri forti. Nel commento a un frammento di Andrea Alciato tratto da Libro degli Emblemi – in cui si racconta di un asino che porta una statua di un Dio con estrema superbia, pensando che le adorazioni dei devoti siano rivolte a lui – Ordine paragona la superbia dell’asino a coloro che ricoprono posti di potere. Questi, come l’asino, vengono onorati in virtù della loro funzione, invece che per il valore intrinseco alla loro persona.

Sullo stesso tono, si serve di un estratto di Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes per “smascherare la vanagloria, di chi, recitando con uno scettro in mano, dimentica che gli abiti regali non fanno l’uomo”.

Attraverso Montaigne ci mette, poi, in guardia nei confronti di quelli che vogliono legittimare il loro mondo consuetudinario tacciando il resto di essere “contro natura”. Quando invece è nel gioco delle prospettive che si rivela la relatività di ciò che è “normale”, “naturale”. Discorso che vale per l’amore tra sessi uguali.

Anche i fatti di cronaca, quella più bieca quali i casi di femminicidio, tristemente attuali 10 anni fa come oggi, sembrano trovare il loro legame con i classici. Nuccio Ordine rintraccia, infatti, come già l’Ariosto, ne L’Orlando furioso, condannava la bestialità degli uomini che usano violenza nei confronti delle donne. Quasi a conferma del fatto che nei classici si trova tanta più saggezza e umanità, quanta ne manca agli uomini.

Ordine, da Umanista, non si limita a citare i grandi classici, ma vuole, soprattutto, mettere in luce come in essi siano contenuti tutti gli insegnamenti di cui necessitiamo per costruire e vivere in una società più giusta e armoniosa. Questo è il fine ultimo e irrinunciabile dei classici. In essi, per chi sappia leggerli, si troverà niente di meno che la vita stessa.

Forse c’è bisogno davvero di qualcuno che oltre a schiarirci la via, ci possa prendere per mano e ci conduca. Andrò contro il suo stesso intento nell’affermare che non solo la saggia e mirata scelta dei testi è importante per il salvataggio dei classici, è anche nel commento, nelle riflessioni dell’Umanista sui frammenti di testo che viene conferito quel valore aggiunto che ci fa apprezzare, ora come allora, i Classici per la vita.

Scheda del libro Classici per la vita

Classici per la vita. Una piccola biblioteca ideale recensione

Titolo: Classici per la vita. Una piccola biblioteca ideale

Autore: Nuccio Ordine

Edizione Originale: Une année avec le classiques, edito da Les belles Lettres, 2015.

Casa editrice dell’edizione italiana: La nave di Teseo editore, Milano

Anno di Pubblicazione: 2016

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