Dare alla luce di Michael Di Marco

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Dare alla luce Michael DI Marco

È un uomo diviso a metà l’immigrato. Parte con il cuore gonfio di aspettative, di speranze per una vita migliore. La voglia di riscatto lo anima, poi i mesi diventano anni in quella terra straniera. Inizia a guardare a ciò che si è lasciato alle spalle e, nonostante tutto ciò che è riuscito a realizzare, si rende conto, malinconicamente, che è un pezzo di sé ad essere rimasto al paese.  

Trama – È il 1893 quando Michele Di Marco viene al mondo. Che la sua sarebbe stata una vita straordinaria lo preannuncia già il raggiungimento, con la sua nascita, di una pietra miliare nella piccola comunità montanara di Montenero, nel Molise. Con Michele gli abitanti arrivano a quota duemila.

Montenero è una piccola comunità, gli uomini si sfiancano lavorando la terra, le donne sono dedite alla cura della casa e della famiglia e tutti confidano nell’aiuto di San Clemente. Altro non possono fare. Il regno d’Italia è stato creato da poco e tante cose ancora non funzionano in quelle zone geograficamente quasi al centro, ma in tutto e per tutto terre sconsolate del Sud.

La famiglia Di Marco si allarga sempre più, ma per ogni figlio che nasce papà Serafino si chiede quale futuro possa offrirgli il paese. Quando iniziano le prime ondate migratorie, la famiglia Di Marco capisce che anche essa deve prenderne parte. Sono i due figli maggiori, Giuseppe e Carmine, a partire per primi, la loro destinazione è il Sud America. Poi Pasquale si stabilisce a Erie, in Pennsylvania, e infine Michele lo segue.

Proprio quando Michele sta iniziando a muoversi con passo sicuro nella sua nuova vita in America, qualcosa di più grande dei singoli individui lo fa deragliare dal suo sentiero di riscatto. La Grande Guerra è alle porte e la Patria reclama le sue vittime sacrificali.

Michele torna in Italia e da qui inizia il suo tortuoso viaggio verso la riappropriazione della sua vita. Michele conoscerà la lotta per la sopravvivenza e l’orrore delle morti insensate in guerra, ma in tutto questo riuscirà anche a vivere un amore fugace e a rubare al tempo qualche mese circondato dall’affetto della sua famiglia.

Ma cosa resta di quel sogno americano? La sorte e gli eventi storici gli permetteranno di accedere a quel pezzetto di benessere che papà Serafino aveva sperato per lui?

Dare alla luce è un libro agrodolce. È una storia di fatica, di perdite ma anche di tenacia e rinascita. In questo sta la straordinarietà della vita di Michele Di Marco. Nell’essere l’esempio di un uomo comune, a cui il destino ha messo sulla strada la gran parte degli eventi più salienti e terribili del secolo scorso, che tuttavia non ha perso la speranza in un futuro migliore, né tantomeno la fiducia nei valori della famiglia.

I due Michele Di Marco

L’autore Michael Di Marco racconta in queste pagine la storia di suo nonno, di cui porta anche il nome – seppur americanizzato in Michael. Il risultato è un commovente omaggio a un pezzo della sua famiglia ma anche alle sue origini italiane.

Particolarmente evocative sono, a questo riguardo, proprie le descrizioni dei paesaggi idilliaci di Montenero. Compresa la fauna con i suoi caratteristici cavalli Pentro, che possiamo ammirare anche nella bella foto dell’autore, in appendice alla storia. Insieme alle foto sono presenti anche delle lettere alla famiglia. Queste oltre ad avere una particolare valenza significativa, in tempi in cui erano l’unico mezzo di comunicazione possibile, rappresentano in micro l’andamento della narrazione. Lo stile del romanzo Dare alla luce, narrato in prima persona da papà Serafino all’inizio e da Michele stesso in seguito, è, infatti, intimo e avvolgente. Un racconto a tu per tu, una sola grande lettera ai lettori, che si sentiranno parte di questa grande famiglia italo-americana.

Il sindaco, Angelo Di Fiore, giunse a casa nostra appena in tempo per assistere alla nascita del quarto dei miei figli. Spinto dalle contrazioni, che arrivavano al ritmo dei respiri di mia moglie Antonia, il corpicino iniziò a poco a poco a emergere dal ventre, venendoal mondo. Era snervante il pensiero che di bambini nati morti, in paese, se ne contava un gran numero.

Mia sorella Giulia tergeva la fronte madida di mia moglie, mentre Carmela, la levatrice, si accingeva premurosa ad accogliere il neonato. Alla vista di quel maschietto sano e forte, i miei occhi si riempirono di lacrime di gioia. I vagiti erano lievi eppure carichi di vigore. Reggendolo con entrambe le mani, Carmela adagiò il bimbo tra le braccia della mia Antonia, che sorrideva irradiando amore. Mi sentivo combattuto tra la felicità di avere un quarto figlio e la preoccupazione per il suo avvenire in Molise.

– Incipit di Dare alla luce

Scheda del libro Dare alla luce di Micheal Di Marco

Dare alla luce

Titolo: Dare alla luce

Titolo originale: To give to the light

Autore: Michael Di Marco

Casa editrice: Via Media Publishing

Anno di pubblicazione: 2025

Traduzione dall’inglese di Ilaria Battaglia

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